Truffe alle assicurazioni: in Italia è una necessità

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Nonostante il fatto che la maggior parte dei media continui a dipingere l’Italia come l’intramontabile “Bel Paese”, in cui la vita ha i suoi alti e bassi, ma l’erba cresce comunque verde e rigogliosa, ecco arrivare un pungente sondaggio, volto a dimostrare quanto gli assicurati italiani, sarebbero disposti a truffare la propria assicurazione per arrotondare lo stipendio a fine mese. Una perdita di tempo? Vediamo i risultati…

L’indagine è stata condotta dall’Osservatorio SuperMoney il quale ha utilizzato per questo sondaggio un target-campione di tipo misto: si è infatti spaziato in età, sesso, luogo di residenza ed estrazione sociale, raggruppando così un totale di 300 assicurati italiani; ai soggetti è stato poi chiesto se avessero mai pensato di truffare la propria azienda assicurativa e, qualora lo avessero realmente fatto, quale sarebbe stato il reale movente ed il corrispettivo ottenuto.

Lavorando sui dati così raccolti è emerso che del totale degli intervistati più della metà sarebbe favorevole alla truffa, e che ben il 40% ricorrerebbe a tali escamotage per fronteggiare situazioni economiche particolarmente difficili, o per ottenere più velocemente denaro liquido in vista di grandi spese.

Un altro dato interessante, come fa notare l’azienda che ha condotto l’indagine, è che, a differenza di quanto si potrebbe pensare visto il bombardamento mediato rispetto alle associazioni a delinquere dislocate nel sud d’Italia, egualmente assicurati del sud e del nord si dicono favorevoli a qualche piccola “marachella”, per necessità, fornendo come attenuante il fatto che si “limiterebbero” a truffare le assicurazioni per somme pari a circa 500€.

Sicuramente, perbenismo a parte, si tratta di un quadro piuttosto sconcertante, il quale denota i reali contorni della depressione economica nella quale versa il popolo italiano, il quale si renderebbe capace anche di pratiche disoneste pur di poter arrivare a fine mese. Se da un lato ciò non ci fa onore, dall’altro indagini come queste dovrebbero far riflettere le menti del mercato assicurativo italiano su un possibile ribasso delle polizze, di cui sicuramente tutti i consumatori hanno reale necessità.