Aumento della benzina +3% e prezzo gasolio +3,6%, siamo di nuovo in deflazione?

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Aumento della benzina +3% e prezzo gasolio +3,6%, siamo di nuovo in deflazione?
Aumento della benzina +3% e prezzo gasolio +3,6%, siamo di nuovo in deflazione?

Codacons lancia l’allarme, impennata aumento del prezzo benzina del +3% e del prezzo gasolio +3,6% . Alla base dell’aumenti prezzo carburanti , secondo Codacons ci sarebbero le quotazioni del petrolio. Il presidente Carlo Rienzi non è d’accordo con il fatto che in base alle quotazioni internazionali ci siano aumenti così veloci e pesanti per gli italiani. Ormai anche chi non è esperto in economia ha imparato che la deflazione, ossia, il contrario dell’inflazione, la riduzione dei prezzi, significa che l’offerta di beni supera la richiesta, quindi non si può produrre altro. La conseguenza è la spirale: fermo di produzione, riduzione del personale, minore potere d’acquisto delle famiglie, minori acquisti e il cerchio si richiude su se stesso. Al contrario, l’inflazione consente una ripresa dell’economia.

A gennaio pareva che ci fosse una ripresa dei consumi, con un rialzo dell’inflazione ma gli ultimi dati indicano un nuovo arresto dell’aumento dei prezzi. Questo dice l’Istat, le famiglie, invece, si trovano spesso con aumenti delle cose che acquistano. Come mai? Il problema è il cosiddetto “paniere” su cui l’Istat calcola l’andamento. Cambiando la composizione del paniere, si può far risultare una stagnazione dei prezzi che invece non è reale, perché i prodotti che andiamo ad acquistare non sono compresi nel”paniere”.

Quando sentiamo parlare di inflazione o deflazione, quindi, dobbiamo pensare che quelli di cui si parla non sono veramente i prezzi di ciò che andiamo a comprare ma prezzi campione. A titolo di esempio, nel paniere di quest’anno, tra gli altri è stato inserito il costo dei tatuaggi…

Il comunicato di Codacons per i rincari prezzi carburante: “le quotazioni internazionali del petrolio hanno raggiunto i 40,60 dollari al barile per il Brent e i 39 dollari per il Wti; il rialzo della materia prima ha provocato effetti diretti immediati sui listini dei carburanti praticati in Italia, con la benzina che costa oggi mediamente 1,416 euro al litro e il gasolio 1,243” – Carlo Rienzi aggiunge spiegando – “Una vera e propria impennata velocissima dei prezzi. Rispetto ai prezzi alla pompa praticati il 29 febbraio, oggi un automobilista spende circa 2 euro in più per un pieno di benzina e oltre 2,2 euro in più per il gasolio”.