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Polizze RCA italiane più care per maggiori risarcimenti?

Da molto tempo le assicurazioni italiane, risaputamente più care nel settore RCA di quelle estere, imputano il maggior costo a presunti maggiori risarcimenti per danni non materiali. A seguire questi ragionamenti, sarebbe ineccepibile che a fronte di maggiori esborsi da parte delle compagnie in Italia rispetto a quanto avviene oltre i nostri confini, anche i premi assicurativi devono avere livelli più elevati ma qualcuno contesta che non è proprio così.

Facendo un’analisi dei risarcimenti erogati ad un infortunato stradale che riporti invalidità come conseguenza del medesimo, si nota come altri Paesi europei a parità di condizioni eroghino parecchio di più, anche oltre il 30% in più di quanto venga esborsato in Italia. Tra questi la Germania che è in cima alla classifica dei risarcimenti in questa casistica.

Eppure in Germania le polizze costano decisamente meno che nel nostro Paese. Gli assicuratori in Italia richiedono che siano riviste le tabelle risarcitorie allineandole con i parametri ministeriali ma, alla luce di tale analisi, la richiesta sembra viepiù immotivata sotto il profilo dell’allineamento Europeo e motivata solo da una ricerca di minori costi per l’assicurazione con incremento dei margini di guadagno.

Assicurazione scaduta: Paga lo stesso il risarcimento?

Ormai tutti gli assicurati con una polizza RC sanno bene come il Decreto Bersani abbia abolito il tacito rinnovo dell’assicurazione. Questo significa che l’assicurazione va a naturale scadenza nei termini contrattuali senza bisogno che venga data formale disdetta. Prima di questo provvedimento il cliente che desiderasse cambiare assicurazione doveva dare disdetta con il preavviso previsto dal contratto e poteva cambiare assicurazione dopo questo adempimento.Si sa che in Italia in ambito di risarcimenti buoni e come vincere un jackpot al Netbet. L’assicurazione sapeva che se non riceveva disdetta, automaticamente la Polizza era rinnovata, quindi anche il periodo quindicinale di tolleranza era certamente coperto da assicurazione, si trattava, in pratica, solo di un’agevolazione economica per il cliente. Con l’abolizione del tacito rinnovo l’Assicurazione non sa affatto se dopo la scadenza il cliente rinnoverà oppure no, pertanto molte compagnie tendono a non concedere risarcimenti in questo periodo di tolleranza.

Potrebbe capitare, infatti, che a fronte di un sinistro l’Assicurazione conceda il risarcimento per trovarsi con un successivo cambio di assicurazione nei giorni seguenti. Una sentenza della Cassazione Civile, sezione VI, la n° 17207 del 12/07/2017 ha stabilito l’obbligo dell’assicurazione di intervenire con il risarcimento anche per sinistri occorsi entro il 15° giorno dalla scadenza assicurativa. Questo perché la Cassazione ritiene che la copertura estesa ai 15 giorni successivi sia in realtà calcolata nel costo totale della copertura annuale, quindi tale periodo è sostanzialmente coperto per i rischi previsti.

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